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Tutto il web è pieno di amore, poesia, fotografia ma anche di ideologia con una spruzzata di pepe politico certo. L’Italia, la Patria, l’Europa e poi appresso la globalizzazione, la crisi i sogni interrotti. A volte lo sgomento. 
Voi leggete scrivo di cose a volte che, come dire, proprio non interessano a nessuno: sono vecchio e ragiono come se il tempo, tutto questo tempo, non fosse passato. Scrivo con in bocca il sapore amaro dell’inutilità perchè di certe cose di certi drammi odierni le radici affondano lontane nel passato. Nessuno vuole leggere del passato, che ce ne frega del passato. Dobbiamo guardare al futuro e non possiamo perdere tempo ad analizzare i minuetti di un secolo fa. Siamo seri miei cari blogger, la situazione è perfettamente delineata siamo in rotta di collisione col fondo del barile, il sud ha finito di rompere i maroni e l’informatica forse non ci salverà. Meglio scrivere di esistenza, amore, indecisione, libertà. sesso talvolta. Meglio! 
Voi leggete che abitate in una Repubblica ( mah ) e che prima c’era il Fascismo (sì) e una monarchia (certo) poi la Liberazione, il Boom, gli anni di piombo e siamo qui. Qui messi male però. Ogni volta che sento puzza di bruciato voglio vedere dov’è l’incendio e come si è sviluppato voi forse no, forse…
Non potrai mai capire il paese in cui sei nato se non ne conosci la storia, quella vera però e magari lontana. Che dite? Vi interessa leggere dell’inizio, dei mille di Garibaldi vi interessa anche se abitate lontano da Quarto e magari siete cittadini di qualche operosa città del nord o del centro- Non ve ne frega una beneamata? 
Strano perchè dovrebbe, perchè abitate in una Repubblica (Mah) che ha dei confini ( sì) e anche una Costituzione (ma va?) e che abitate in un condominio sorto nel maggio del 1860 ( il cantiere però , le case le hanno tirate su dopo). Questo condominio fa acqua ( è il caso di dirlo) da tutte le parti! D'accordo, parliamo d’amore. 
Non dire, non raccontare, in un contesto di ignavia culturale e scarso interesse per la lettura fa sì che il fatto non sussista, e la storia cambi! Un fatto storico non raccontato non è meno grave di uno travisato, nel secondo caso almeno esiste un punto di riferimento sul quale approfondire e discutere opzioni diverse. Nel primo c’è solo un vuoto da riempire che spesso resta tale.

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Se non si ha anima, se non si vuole vedere al di là dei propri confini regionali, se si preferisce sempre e comunque affidare il proprio destino intellettuale ad ideologie che parlano un dialetto che rinuncia a diventare lingua, in questo caso non tanto baracconi evidenti come Benigni o Sanremo diventano stucchevoli ma noi come insieme che fingiamo un abbraccio che diventerà mortale, e ci lascerà soli chi al di qua chi al di là di uno stretto.
Da molti anni a cicli, penso di aver compiuto una lunga traversata: i miei pensieri spettinati e costretti poi ad un educandato severo. Un supplizio! Scrivere è una liberazione, la mia: mi inchioda su un pensiero, mi addensa , finalmente, per un lungo e interminabile attimo è lei la mia padrona assoluta ed io il suo amante totale! Scrivere diventa la mia vita perenne, il senso definitivo che mi assolve dal peccato di fornicare coi giudizi altrui. E’ una mistificazione, ovviamente, un gioco degli specchi; nessuna traversata riesce ad allontanarmi dalla sensazione di colorati dejavù, il web è stracolmo di essi… così dopo aver scritto penso sempre che a queste righe non ne potranno seguire altre, che queste righe siano totali e intoccabili, sintesi perfetta della fine e del nuovo inizio: una clessidra e noi polvere là dentro.
Io NON amo la cultura occidentale che mi ha generato con i paraocchi e so bene quanti roghi si sono accesi nel vecchio continente dal medioevo in poi: io non voglio ritornare a quella stagione dell’umanità, voglio leggere tutto e di tutto, voglio continuare ad ascoltare la musica del vecchio e del nuovo continente, voglio ammirare senza vergogna i maestri del rinascimento italiano, commuovermi davanti ad un Tiziano o un Raffaello o un Caravaggio o davanti ad un cupola del Bernini.