Vi sono molti luoghi in quest’isola che respirano l’aria di eventi letterari; luoghi che altrove sarebbero “abbelliti” e rispettati come fulcro di un’esperienza artistica e umana fuori dal comune. Penso a certe strade di Siracusa per Elio Vittorini o di Modica per Salvatore Quasimodo, a certi cieli sopra Marzameni o Catania per Vitaliano Brancati, a certi orizzonti dinanzi alla valle dei templi di Agrigento per Luigi Pirandello.
Se non si ha anima, se non si vuole vedere al di là dei propri confini regionali, se si preferisce sempre e comunque affidare il proprio destino intellettuale ad ideologie che parlano un dialetto che rinuncia a diventare lingua, in questo caso non tanto baracconi evidenti come Benigni o Sanremo diventano stucchevoli ma noi come insieme che fingiamo un abbraccio che diventerà mortale, e ci lascerà soli chi al di qua chi al di là di uno stretto.

Commenti
Posta un commento
I commenti sono liberi, il blogger è andato via per sempre.